Le aziende dovrebbero approfittare di questo momento critico per ripensarsi.
Per le imprese la situazione post lockdown è difficile.
Organizzazione, programmazione, vision, senso sociale, rapporto con/tra professionisti esterni e interni, ecc.

Il futuro, qualunque esso sia, non dovrà coglierci impreparati al cambiamento che è già in corso, perché comunque vada il vostro brand sarà stato stravolto da quanto sta accadendo.A pensarci bene probabilmente questo non è negativo, anzi, se non fosse per la dannata perdita di vite umane, la pandemia per molti ha rappresentato una brusca sbandata di positività, che ci costringe a mettere a punto nuove priorità e misure fin qui adottate nelle imprese per progettare e gestire strategie di sviluppo del business.

Il “Liquid Marketing” – che predico da anni – dovrà consolidarsi come unico strumento adottabile, perché il solo modo per non estinguersi sarà confrontarsi con una realtà mutata, mutante e mutevole, dove lo “scopo sociale” del brand diventerà centrale per ogni impresa. Qualunque sia la sua dimensione.

In questi giorni sono centinaia le aziende e i professionisti che stanno mettendo a disposizione di tutti molti tools, tutorial e workshop in modo gratuito e disinteressato. Questo dimostra che la bilancia dei valori ha subito uno scossone, quello che prima ci sembrava fosse utile elargire solo “a scopo speculativo” oggi siamo disposti a condividere senza porci troppe domande.

Questo deve farci riflettere.
Anche Facebook ha scelto di mettere a disposizione suggerimenti e tools digitali in grado di facilitare il rapporto tra utenti e imprese.
Se però andiamo a ben vedere, i suggerimenti proposti possono essere estesi a periodi di non-emergenza, ad esempio:

  • Rimani sempre in contatto con gli utenti;
  • Condividi informazioni tramite e-mail, sito web, Pagina Facebook, profilo Instagram Business, profilo LinkedIn, e con Whatsapp;
  • Supporta gli utenti con un’assistenza continua e corsi online;
  • Fornisci e tieni sempre aggiornata la F.A.Q. della tua impresa.

Ripensatevi, dunque, se non volete che il vostro brand faccia acqua da tutte le parti. Approfittate di questo momento per dare un senso a tutto questo, per guardare allo specchio voi stessi e l’impresa di cui siete a capo, o che dirigete, o l’ufficio o settore di cui siete a capo.
Il vostro contributo di cambiamento sarà pilastro su cui reggerà il “nuovo”.

Quante imprese sono pronte al cambiamento in atto? Bisognerà fare i conti con un futuro diverso da quello che avevamo immaginato per le nostre marche, le aziende dovranno ridisegnarsi e imparare ad adeguarsi continuativamente, anzi essere parte del cambiamento per non rischiare l’estinzione.
Il Gelato Co-Creato Alba della Fase2