Quanto conta la co-creation?

UN CASO STUDIO, NON UNO DEI TANTI

Sicuramente vi sarete già chiesti quale sia stato il motivo per cui la gran quantità di street marketing che ha caratterizzato gli anni tra il 2005 e il 2015 via via si sia ridotta fino quasi a scomparire, facendoci credere che si fosse trattato solo di un gran fuoco di paglia.

Mi spiace deludervi, non è così.
È vero che come ogni innovazione se n’è fatto un utilizzo a tratti esasperato, ma adesso che si è compresa meglio la potenzialità che offre, il suo utilizzo è divenuto più puntuale e arguto.
Il caso che riporto qui è esemplare su più punti di vista.
Per il lancio della crema spalmabile Marmite al gusto ‘Dynamite’ l’agenzia adam&eveDDB di Londra ha ideato una serie di formati speciali out-door per ricordare che con la dinamite non si scherza, quindi va maneggiata con cura.
Si tratta della limited edition della famosa crema, nella variante addizionata al peperoncino.
Fin qui potrebbe sembrare una normalissima operazione di lancio unconventional, ben fatta, ma normalissima.
Invece la sua particolarità consiste nel fatto che – udite udite – la nuova crema in edizione limitata è stata ideata dopo aver visto sui social i consumatori sperimentare l’aggiunta di peperoncino.
Sì, avete capito bene, finalmente i ruoli si sono invertiti e le aziende “co-creation oriented” apprendono dalla base quali siano le tendenze di consumo e le trasformano in vere esperienze.
Archiviato definitivamente il tempo in cui il marketing tentava di guidare o anticipare le tendenze di consumo, adesso, se sai capire la gente, le tendenze si cavalcano.
10di30 correva l'anno 2012 Che palle questa pubblicità